Brano: Movimento di unità proletaria
me Vezio Crisafulli, Giuliano Vassalli, Mario Zagari, ecc.; a Venezia e in altre zone del Veneto, dove il movimento faceva capo a Cesare Lombroso, anch’egli futuro dirigente del P.S.I..
Basi meno solide ebbe il movimento in altre città come Torino, Biella, Genova, Firenze. Giovani come gli scrittori Giorgio Bassani e Manlio Cancogni parteciparono in qualche modo all’attività del M.U.P., rispettivamente a Ferrara e a Firenze. Dopo qualche settimana dalla sua costituzione, alcuni socialisti che in un primo momento avevano dato la loro adesione al M.U.P. lo abbandonarono, preferendo optare invece per la pura e semplice ricostituzione del Partito socialista italiano: fra essi, i più significativi furono Romita a Roma e Veratti a Milano. Tuttavia, mentre il P.S.I. si ricostituiva intorno ai vecchi leader, [...]
[...] che in un primo momento avevano dato la loro adesione al M.U.P. lo abbandonarono, preferendo optare invece per la pura e semplice ricostituzione del Partito socialista italiano: fra essi, i più significativi furono Romita a Roma e Veratti a Milano. Tuttavia, mentre il P.S.I. si ricostituiva intorno ai vecchi leader, per lo più sulla carta, senza alcuna istanza di rinnovamento e fondato soprattutto sull’attesa della prossima caduta del fascismo, il M.U.P. svolgeva in quei primi mesi un’intensa attività, attraverso una serie di contatti e addirittura di convegni clandestini (fra i più importanti, quelli di Bologna e di Ferrara) per rafforzare la propria rete organizzativa e far conoscere il suo programma. A Milano ridava vita alla vecchia testata Avanti!, il cui primo numero, preparato in clandestinità, uscirà con la data del 1° agosto, cioè in periodo badogliano, recando il programma del movimento.
Contemporaneamente il M.U.P., nella persona di Lelio Basso, partecipò alle due fondamentali riunioni milanesi del 24 giugno e del 4.7.1943,[...]
[...]esi un’intensa attività, attraverso una serie di contatti e addirittura di convegni clandestini (fra i più importanti, quelli di Bologna e di Ferrara) per rafforzare la propria rete organizzativa e far conoscere il suo programma. A Milano ridava vita alla vecchia testata Avanti!, il cui primo numero, preparato in clandestinità, uscirà con la data del 1° agosto, cioè in periodo badogliano, recando il programma del movimento.
Contemporaneamente il M.U.P., nella persona di Lelio Basso, partecipò alle due fondamentali riunioni milanesi del 24 giugno e del 4.7.1943, promosse dal P.C.I. (rappresentato da Concetto Marchesi che espose i! orogramma d’azione del suo partito) e alle quali presero parte pure il P.S.I. (Veratti), il Partito d’Azione (Riccardo Lombardi), la Democrazia Cristiana (Giovanni Gronchi e Pietro Mentasti) e il Partito liberale, rappresentato da Alessandro Casati e Leone Cattani (v. Comitato nazionale d’azione antifascista) .
Nelle due riunioni, che costituiranno il nocciolo del futuro C.L.N.A.I., si posero le basi della [...]
[...] Lombardi), la Democrazia Cristiana (Giovanni Gronchi e Pietro Mentasti) e il Partito liberale, rappresentato da Alessandro Casati e Leone Cattani (v. Comitato nazionale d’azione antifascista) .
Nelle due riunioni, che costituiranno il nocciolo del futuro C.L.N.A.I., si posero le basi della comune lotta antifascista che trovarono espressione nel manifesto lanciato a Milano dagli stessi partiti il 26 luglio 1943.
Tuttavia in quelle riunioni il M.U.P. si distinse da tutte le altre formazioni politiche presenti, in quanto nel riaffermare la propria totale disponibilità per la comune lotta antifascista insistette (inutilmente)
Lelio Basso nel 1948
perché si ponessero subito in discussione i temi della futura ricostruzione del paese, in modo che le alternative emergessero già con chiarezza aH’interno della nascente coalizione antifascista. Si dichiarò inoltre non disponibile per un governo provvisorio che sorgesse soltanto sulla base generica dell’antifascismo, senza un programma più avanzato di ricostruzione.
Fusione con il P.S[...]
[...]liano doveva però segnare la fine del M.U.P.. Nel clima semilegale dei 45 giorni riemersero infatti in ogni città le figure superstiti del socialismo prefascista e il P.S.I., quantunque avesse svolto scarsa attività nel periodo precedente, si trovò di colpo presente in tutta Italia, ovunque raccogliendo una rete di consensi, anche se dovuta ai ricordi del passato, più ai nomi di Filippo Turati o di Giacomo Matteotti che non all’opera recente.
Il M.U.P., che aveva propri gruppi soltanto in alcune delle maggiori città, non era particolarmente forte numericamente fuorché a Milano e a Bologna, e i cui programmi e propositi di rinnovamento erano quasi ovunque sconosciuti, e che per di più non aveva nessun leader il quale potesse vantare prestigio pubblico e notorietà, non era in grado di competere tra la massa di coloro che volevano essere socialisti. Si pose subito l’alternativa tra la sopravvivenza come gruppuscolo senza importanza, destinato solo ad agitare idee, e la fusione con il P.S.I. in un momento in cui l’apporto di giovani energi[...]
[...]rattative di fusione. Queste furono condotte a Roma, nei primi giorni di agosto, fra Basso da una parte e Romita e Oreste Lizzadri dall’altra. L.8.8.1943 si addivenne a un accordo che sanzionava l’unificazione: i punti qualificanti dell’accordo riguardavano sia il nuovo nome del partito che, in luogo di P.S.I., si sarebbe chiamato P.S.I.U.P. (Partito socialista italiano di unità proletaria), che il suo programma. Furono quindi ripresi dal M.U.P. il motivo dell’unità e le sue finalità. La formulazione definitiva del programma e la formazione degli organi dirigenti fu demandata a una successiva riunione, da tenersi in Roma dopo il ritorno di Pietro Nenni, liberato dal confino.
Tale riunione ebbe effettivamente luogo a Roma nei giorni 24 e 25 agosto, dopo un incontro preparatorio avvenuto a Vedano Olona (Varese) fra lo stesso Nenni, Basso e altri dirigenti. Il documento programmatico approvato in quella sede, così come la designazione degli organi dirigenti del nuovo partito, sanzionarono l’avvenuta unificazione, accettando i principi for[...]