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ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale Il M è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 14Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 841

Brano: [...]azioni, di un migliaio di individui reclutati in gran parte nelle palestre, inquadrati secondo criteri paramilitari e allenati allo scontro fisico.

Al M.S.I. è poi strettamente collegata la Federazione nazionale dei combattenti della Repubblica Sociale Italiana (F.N.C.R.S.I.). I missini si danno inoltre molto da fare per assicurarsi posti di direzione nelle organizzazioni di ex combattenti e nelle associazioni d’arma.

Altri collegamenti

Il M.S.I. ispira e sostiene, quanto meno politicamente, organizzazioni formalmente indipendenti dal partito ma a esso strettamente legate nelle persone che le compongono e come ideologia, a cominciare da Avanguardia nazionale, un gruppo che, fondato nel 1959 a Roma, non ha mai fatto mistero delle proprie intenzioni squadristiche eversive.

Il partito neofascista è d’altra parte notoriamente coinvolto (nonostante i dinieghi ufficiali) nei vari attentati terroristici attraverso i quali, a partire dal 1969, si è articolata in Italia la cosiddetta « strategia della tensione ». Del resto lo stesso M.[...]

[...]eofascista è d’altra parte notoriamente coinvolto (nonostante i dinieghi ufficiali) nei vari attentati terroristici attraverso i quali, a partire dal 1969, si è articolata in Italia la cosiddetta « strategia della tensione ». Del resto lo stesso M.S.I. ha rivendicato la paternità dei sanguinosi disordini scatenati a Reggio Calabria nel 1970, tanto che uno dei caporioni della rivolta, Ciccio Franco, è stato eletto senatore nelle liste missine.

Il M.S.I. ha dimostrato di avere consistenti legami anche con il corpo ufficiali delle Forze armate. Nelle elezioni del 1972 esso potè presentare come propri candidati diversi ufficiali superiori: dall’ex capo di stato maggiore e comandante dell’Arma dei carabinieri Giovanni De Lorenzo (v.) all’ex comandante navale della N.A.T.O. ammiraglio Gino Birindelli (dimessosi dal M.S.I. nel maggio 1974, dopo la strage fascista di Brescia), dal comandante di corpo d’armata generale Parlato al generale Tannucci Nannini e altri ancora.

Il M.S.I. ha inoltre svolto un ruo

lo di avanguardia nella organizza[...]

[...]lle Forze armate. Nelle elezioni del 1972 esso potè presentare come propri candidati diversi ufficiali superiori: dall’ex capo di stato maggiore e comandante dell’Arma dei carabinieri Giovanni De Lorenzo (v.) all’ex comandante navale della N.A.T.O. ammiraglio Gino Birindelli (dimessosi dal M.S.I. nel maggio 1974, dopo la strage fascista di Brescia), dal comandante di corpo d’armata generale Parlato al generale Tannucci Nannini e altri ancora.

Il M.S.I. ha inoltre svolto un ruo

lo di avanguardia nella organizzazione delle cosiddette « Internazionali nere » che collegano centrali neofasciste di vari paesi. In tale contesto è da ricordare anche il tentativo di organizzare una Associa

zione per la cultura occidentale diretta da Armando Plebe e raggruppante esponenti della cultura reazionaria di ogni paese.

Bibliografia: Giuseppe Gaddì, Neofascismo in Europa, La Pietra, Milano 1974; P. Secchia, Lotta antifascista e giovani generazioni, La Pietra, Milano 1973; P. G. Murgia, il vento del Nord. Storia e cronaca del fascismo dopo la Re[...]

[...]o 1974; P. Secchia, Lotta antifascista e giovani generazioni, La Pietra, Milano 1973; P. G. Murgia, il vento del Nord. Storia e cronaca del fascismo dopo la Resistenza (19451950), Milano 1975; Petra Rosenbaum, Il nuovo fascismo, Milano 1975.

Mozambico

Ex colonia portoghese, affacciata a est sull'Oceano Indiano, in corrispondenza del largo braccio di mare che si chiama appunto Canale di Mozambico, confina a nord con la Tanzania, a ovest con il Malawi, lo Zambia, la Rhodesia e la Repubblica Sudafricana. Al censimento del 1969 la sua popolazione assommava a 7.376.000 abitanti (in grandissima maggioranza negri bantù, con poco più di 200.000 coloni bianchi), distribuiti su una superficie di 784.961 kmq. La capitale Lourengo Marques, che è anche il porto più importante, ha 355.000 abitanti. La economia è prevalentemente agricola (cotone, copra, canna da zucchero, granoturco).

Cenni storici

La storia precoloniale del Mozambico conobbe momenti di grande sviluppo economico. Nel secolo XII, a opera di tribù dotate di una struttura socia[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 79

Brano: [...]omunista di Porta Genova a Milano. Resta dilaniata una bambina di 5 anni.

26.12: Fondazione a Roma del Movimento sociale italiano, con segretario nazionale Giorgio Almirante (v.) e presidente Junio Valerio Borghese (v).

1947

30.5: Bomba contro la prefettura di Milano.

25.7: Scissione dei F.A.R. (Fasci di azione rivoluzionaria), parte dei quali aderisce al M.S.I..

24.9: Attentato contro la Federazione comunista di Milano.

12.10: Il M.S.I. ottiene 25.000 voti nelle elezioni amministrative di Roma.

5.11: Il D.C. Salvatore Rebecchini diventa sindaco di Roma grazie ai voti missini confluiti sul candidato democristiano.

12.11: Attentato contro la Federazione comunista di Milano.

15.11: Attentato fascista contro Dario Grassi, operaio della Breda di Sesto San Giovanni.

3.12: Stanis Ruinas fonda la rivista neofascista « Il Pensiero Nazionale ».

1948

9.2: A San Ferdinando di Puglia, alcune persone sono uccise duran

te un raid fascista contro la Camera del Lavoro e contro le sedi dei partiti di sinistra.

19.[...]

[...]testare contro la celebrazione fascista del 3T anniversario della fondazione dei Fasci di combattimento. I fasci* sti devastano le sedi dei partiti popolari. La polizia arresta numerosi militanti antifascisti.

29.3: Squadristi fascisti assassinano a Codogno (Milano) due operai, Francesco Zamproni e Pietro Bruschi.

14.4: 200 missini irrompono nel ghetto ebraico di Roma, ma vengono messi in fuga dagli abitanti. 18.4: Nelle elezioni politiche il M.S.I. ottiene il 2% dei voti su scala nazionale. Durante la campagna elettorale sono comparsi i quotidiani neofascisti « Ora d’Italia » e « Ordine Sociale ».

2729.6: I Congresso nazionale del M.S.I. a Napoli.

14.7: Attentato a Pai miro Togliatti a Roma. L’attentatore viene individuato come « un giovane fascista amico di fascisti ».

11.10: Inizia il processo contro l’ex maresciallo d'Italia Rodolfo Grazia ni (v.).

8.11: Inizia il processo contro Junio Valerio Borghese.

1949

20.1: Impedito un attentato contro le navi italiane destinate aH’U.R.S.S. in conto danni di guerra. Tra [...]

[...].

14.7: Attentato a Pai miro Togliatti a Roma. L’attentatore viene individuato come « un giovane fascista amico di fascisti ».

11.10: Inizia il processo contro l’ex maresciallo d'Italia Rodolfo Grazia ni (v.).

8.11: Inizia il processo contro Junio Valerio Borghese.

1949

20.1: Impedito un attentato contro le navi italiane destinate aH’U.R.S.S. in conto danni di guerra. Tra gli arrestati, due risultano iscritti al M.S.I..

giugno: Il M.S.I. ottiene il 6,1% dei voti nelle elezioni amministrative di Trieste.

28.61.7: Il Congresso nazionale del M.S.I. a Roma. Vengono fondati il Raggruppamento giovanile studenti e lavoratori, aderente al M.S.I., e la Federazione nazionale dei combattenti repubblicani che raggruppa gli ex militari della repubblica di Salò.

1950

3.1: Pio XII benedice le dirigenti del Movimento italiano femminile neofascista.

15.1: La segreteria del M.S.I. passa al « centrista » Augusto De Marsanich.

28.1: 200 giovani missini armati irrompono nel quartiere romano della Garbatella.

29.1: Danneggia[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 76

Brano: [...]ida » dei bombardamenti al napalm delle zone del nord, e devastandole completamente. Si calcolò allora che le vittime civili ammontassero a circa 50.000 morti.

La durezza e l’ampiezza dell’offensiva portoghese portarono a una battuta d’arresto dell'azione partigiana. Questa entrò in una fase di resistenza stabilizzata, tenendo alcune zone libere nel nord, ma perdendo per lungo tempo i suoi collegamenti con la città. Particolarmente colpito fu il M.P.L.A., i cui quadri vennero dispersi, e che fu pertanto costretto a riorganizzarsi all’estero, nella Repubblica Guineana e nel Ghana.

Il F.L.N.A. potè invece rafforzare le proprie posizioni, ospitato a Léopoldville, grazie all’appoggio e alle simpatie degli americani, assai interessati a una crisi della dominazione portoghese sull’Angola. Il conflitto tra i due movimenti si acuì, giungendo a una profonda rottura che pesò su tutta la successiva lotta di liberazione nazionale. La maggioranza delle nazioni africane indipendenti, pur cercando di ricomporre le divergenze tra i due movimenti, r[...]

[...]due movimenti si acuì, giungendo a una profonda rottura che pesò su tutta la successiva lotta di liberazione nazionale. La maggioranza delle nazioni africane indipendenti, pur cercando di ricomporre le divergenze tra i due movimenti, riconobbero come rappresentante del popolo angolano solo il F.L.N.A., costituitosi in governo provvisorio in esilio, e ciò contribuì ad indebolire ulteriormente la lotta. Nel 1962, di fronte al ristagno dell’azione, il M.L.P.A. attraversò una grave crisi e subì gli effetti di una scissione, che portarono la sua ala destra a sostenere l'inevitabilità della dominazione neocoloniale e ad aderire al F.L.N.A., ormai sempre più schierato su posizioni filoamericane e sempre più propenso a trattative dirette con i portoghesi. Ma nell’agosto 1963, il mutamento della direzione politica nei CongoBrazzaviIIe,anch'esso confinante con I'Angola, cambiò radicalmente la situazione. Grazie all'appoggio del governo progressista di MassembaDebat, il M.P.L.A. potè rapidamente riorganizzare le proprie forze sul piano politico e militare, rista

bilire i collegamenti con l’interno e riprendere vigorosamente la lotta armata, che attualmente tocca le regioni di Nambuango e di Dembo. Un appoggio molto importante a tutta fa lotta angolana è venuto, nel frattempo, anche daH’inizio di un’azione militare nelle altre colonie portoghesi, condotta da organizzati eserciti di liberazione. Con essi, Il M.P.L.A. ha dato vita a un nuovo organismo di coordinamento politico e militare che sostituisce il vecchio F.R.A.I.M.r e ha preso il nome di Conferenza consultiva delle organizzazioni nazionaliste delle colonie portoghesi (CO.N.C.P.).

Significato della lotta

Lo sviluppo della lotta di liberazione nell'A. è di decisiva importanza per tutta f’Africa e per la stessa lotta delle forze democratiche portoghesi contro la dittatura. L’Angola ha un'importanza strategica fondamentale per l’imperialismo: la sua liberazione significherebbe la creazione di uno stato indipendente nel cuore delTAfrica m[...]

[...]ndo ore risolutive batterono per la vita del paese.

Programma originario

In un manifesto al paese, il 4.11

1918, l’associazione non esitò ad affermare « la sua volontà e la sua fede che i supremi ideali di giustizia e di libertà, per Ji quali tanti fratelli sono caduti e tanta parte di umanità ha combattuto e sofferto, illuminino il cammino dei popoli e si concertino nel nuovo ordine di vita sociale che l’universale coscienza reclama ». Il manifesto, nella sua premessa, diceva: « Scaturisce dairanima degli uomini l’orrore della guerra. L’umanità vuole che la civiltà, faticosa conquista dei secoli, sia fa spada e lo scudo delle generazioni future. Questo ideale

76



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 83

Brano: [...] Ciccio Franco per la rivolta di Reggio Calabria.

10.6: Due attentati fascisti a Trento.

13.6: Avanzata del M.S.I. nelle elezioni amministrative parziali.

21.6: Devastato dai fascisti il circolo Perini di Milano. Alcuni feriti. 28.6: Ciccio Franco viene rimesso in libertà dopo tre settimane.

17.9: Continuano le violenze a Reggio Calabria: un morto e vari feriti. 30.10: Rivelazioni sui metodi di assunzione alla FIAT di Torino, tramite il M.S.I. e la C.I.S.Na.L..

13.11: I neofascisti aggrediscono Andrea Borruso, vicesindaco di Milano.

7.12: Attentato contro l’abitazione di Bianchi D’Espinosa, procuratore generale di Milano, che conduce l’inchiesta sul neofascismo.

27.12: Il democristiano Giovanni Leone (v.) viene eletto presidente della Repubblica con il voto determinante del M.S.I..

Nel corso dell’anno si è costituito il gruppo neofascista La Fenice.

1972

10.2: A Milano, tre attentati delle

S.A.M., contro il monumento dei fucilati partigiani a Piazzale Loreto, contro le lapidi dei caduti della Resistenza al[...]

[...] aggrediscono Andrea Borruso, vicesindaco di Milano.

7.12: Attentato contro l’abitazione di Bianchi D’Espinosa, procuratore generale di Milano, che conduce l’inchiesta sul neofascismo.

27.12: Il democristiano Giovanni Leone (v.) viene eletto presidente della Repubblica con il voto determinante del M.S.I..

Nel corso dell’anno si è costituito il gruppo neofascista La Fenice.

1972

10.2: A Milano, tre attentati delle

S.A.M., contro il monumento dei fucilati partigiani a Piazzale Loreto, contro le lapidi dei caduti della Resistenza alla Loggia dei Mercanti e contro la sede de « l’Unità ».

20.2: A Milano, attentato contro l’abitazione del giudice Emilio Alessandrini, impegnato nell’inchiesta sulla strage di Piazza Fontana.

Dalla fusione di monarchici e missini, nasce il nuovo partito M.S.I.Destra Nazionale.

13.3: L’ammiraglio Birindelli, alto ufficiale della N.A.T.O., entra nelle liste elettorali del M.S.I..

28.5: Il M.S.I. ottiene nelle elezioni politiche I'8,7% dei voti.

5.7: La magistratura chiede alla Camera[...]

[...]to, contro le lapidi dei caduti della Resistenza alla Loggia dei Mercanti e contro la sede de « l’Unità ».

20.2: A Milano, attentato contro l’abitazione del giudice Emilio Alessandrini, impegnato nell’inchiesta sulla strage di Piazza Fontana.

Dalla fusione di monarchici e missini, nasce il nuovo partito M.S.I.Destra Nazionale.

13.3: L’ammiraglio Birindelli, alto ufficiale della N.A.T.O., entra nelle liste elettorali del M.S.I..

28.5: Il M.S.I. ottiene nelle elezioni politiche I'8,7% dei voti.

5.7: La magistratura chiede alla Camera il rinvio a giudizio dell’on. Almirante per ricostituzione del partito fascista.

30.7: La polizia interviene a Merrfi (Agrigento) per chiudere un campo paramilitare del Fronte della gioventù, organizzazione neofascista.

31.7: In occasione di un comizio di Almirante, vengono attaccate a Salerno le redazioni di due giornali. 12.8: Ad Affile (Roma), si scopre un campo d’addestramento neofascista.

24.8: A Parma, tre neofascisti ucci

dono il giovane Mario Lupo, militante di Lotta Continua.[...]

[...]engono attaccate a Salerno le redazioni di due giornali. 12.8: Ad Affile (Roma), si scopre un campo d’addestramento neofascista.

24.8: A Parma, tre neofascisti ucci

dono il giovane Mario Lupo, militante di Lotta Continua. agostoottobre: In Valtellina, nuova serie di attentati alle linee di alta tensione. Ne sono responsabili i M.A.R..

2122.10: Bombe sulla linea ferroviaria RomaReggio Calabria, in occasione della Conferenza sindacale per il Mezzogiorno.

31.10: A Ragusa, assassinio di Giovanni Spampinato, corrispondente de « l’Unità ».

12.12: Ferite 4 persone dallo scoppio di una bomba durante un comizio antifascista a Napoli.

1973

1921.1: X Congresso nazionale del M.S.I. a Roma.

4.2: Squadristi di Avanguardia Nazionale irrompono nella sede del P.S.I. di Brescia provocando gravi danni.

20.2: D.C. e M.S.I. respingono al Senato l’o.d.g. presentato da Pietro Secchia per Io scioglimento delle organizzazioni paramilitari fasciste.

13.3: Bombe contro la sede del « Corriere delia Sera ». L’attentato viene rivendicato [...]

[...]arino. 19.4: Firmato dai S.A.M. un attentato contro il tribunale di Milano. 30.4: A Savona, attentato firmato da Ordine Nero.

10.5: Attentati di Ordine Nero con

Neofascisti milanesi, accusati della morte dell’agente Marino, durante un’udienza del processo

tro la sede dell'Assessorato all’EcoIogia della Regione Lombardia, contro un edificio a Bologna e contro ['Esattoria civica di Ancona.

2223.5: Almirante, nel tentativo di dissociare il M.S.I. dal terrorismo di estrema destra, scioglie le Federazioni missine di Padova e di Ferrara.

3.6: A Roma inizia il processo contro un gruppo di appartenenti a Ordine Nuovo per « ricostituzione del partito fascista ».

9.11: Scoperta del complotto neofascista chiamato La rosa dei venti, sostenuto da grandi finanzieri (A.M. Piaggio, Sindona, ecc.), per il rovesciamento delle istituzioni repubblicane. Tra i promotori del complotto figurano noti dirigenti missini e alti ufficiali delle F.F.A.A. (colonnello Amos Spiazzi, generale Francesco Nardella, colonnello Angelo Dominioni, ecc.).

22[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 81

Brano: Neofascismo

1957

11.1: A Roma, distrutta dai fascisti la lapide di Porta S. Giovanni, posta in memoria delle vittime dei nazisti.

24.4: A Roma, bomba contro la sede dell'A.N.P.I. di via Zanardelli. 6.5: A Roma, aggressione neofascista contro gli avvocati difensori di alcuni partigiani di Oderzo, giugno: Governo del D.C. Adone Zoli sostenuto dai voti missini, settembreottobre: Raduni fascisti a Predappio.

1958

25.5: Il M.S.I. perde l’1% nelle elezioni politiche.

1959

19.1: Irruzione fascista nella sede della Federazione comunista di Trento.

20.2: Bomba fascista nella sala del Consiglio comunale di Trento durante una seduta.

24.3: Tentativo di incendio della Casa del Popolo di Vimercate (Milano) .

30.4: Incursione fascista nel sacrario del Vittoriano a Roma. Arrestato (con altri) Stefano Delie Chiaie, fondatore del gruppo neofascista Avanguardia Nazionale.

1960

5.1: Gruppi fascisti inscenano manifestazioni antisemitiche a Milano e a Roma.

25.3: Nascita del governo di centrodestra, presi[...]

[...]a giunta comunale di centrosinistra.

30.11: Alla Camera dei deputati, la

D.C. e i partiti di destra respingo^ no la proposta di scioglimento del M.S.I., avanzata da Ferruccio Par ri (v.).

1962

4.3: A Venezia, riunione di organizzazioni neofasciste di tutta Europa. Partecipano esponenti del M.S.I. e di Ordine Nuovo, maggio: Antonio Segni diventa presidente della Repubblica con i voti del M.S.I.

1963

28.4: Alle elezioni politiche il M.S.I. perde voti.

24.8: VII Congresso nazionale del M.S.I. a Roma.

1964

gennaio: Il missino Giorgio Pisano fonda il movimento Seconda Repubblica.

14.7: Tentativo di colpo di stato capeggiato dal generale Giovanni De Lorenzo (v.), capo del Sifar. Nascita dei centri di Azione rurale neofascisti nel Lazio e nelle Puglie.

1965

35.5: A Roma, all'Hotel Parco dei Principi, convegno dell'istituto di studi militari sul tema della « guerra rivoluzionaria ». Sono presenti numerosi ufficiali, magistrati e noti neofascisti (tra cui Rauti, Pisano, Delle Chiaie, ecc.).

1012.6: Vili Congresso nazionale del M.S.I. a Pescara.

1966

26.4: Lo studente democratico Pao

lo Rossi è ucciso nel corso di disordini [...]

[...]a cui Rauti, Pisano, Delle Chiaie, ecc.).

1012.6: Vili Congresso nazionale del M.S.I. a Pescara.

1966

26.4: Lo studente democratico Pao

lo Rossi è ucciso nel corso di disordini provocati dai fascisti all’Università di Roma.

1967

Nascono nel corso di quest’anno le organizzazioni neofasciste Europa civiltà, i Nuclei per la difesa dello Stato e il Fronte Nazionale di Junio Valerio Borghese.

1968

19.5: Alle elezioni politiche il M.S.I. ottiene il 4,5% dei voti.

Si costituiscono i Gruppi di azione nazionale e Soccorso tricolore, organizzazioni neofasciste.

1969

21.1: A Genova si conclude con l'assoluzione un processo contro 26 neofascisti implicati in attentati a sedi comuniste e socialiste.

25.1: Tentato assalto alla sede della Federazione comunista di Napoli. 31.1: Attacco fascista contro la libreria Feltrinelli e la sede della R.A.I. a Roma.

27.2: Ucciso a Roma dai fascisti Domenico Congedo nel corso di disordini alla Facoltà di magistero. 7.3: Sventato a Genova un attentato in un teatro dove era previ[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 838

Brano: Movimento di unità proletaria

me Vezio Crisafulli, Giuliano Vassalli, Mario Zagari, ecc.; a Venezia e in altre zone del Veneto, dove il movimento faceva capo a Cesare Lombroso, anch’egli futuro dirigente del P.S.I..

Basi meno solide ebbe il movimento in altre città come Torino, Biella, Genova, Firenze. Giovani come gli scrittori Giorgio Bassani e Manlio Cancogni parteciparono in qualche modo all’attività del M.U.P., rispettivamente a Ferrara e a Firenze. Dopo qualche settimana dalla sua costituzione, alcuni socialisti che in un primo momento avevano dato la loro adesione al M.U.P. lo abbandonarono, preferendo optare invece per la pura e semplice ricostituzione del Partito socialista italiano: fra essi, i più significativi furono Romita a Roma e Veratti a Milano. Tuttavia, mentre il P.S.I. si ricostituiva intorno ai vecchi leader, [...]

[...] che in un primo momento avevano dato la loro adesione al M.U.P. lo abbandonarono, preferendo optare invece per la pura e semplice ricostituzione del Partito socialista italiano: fra essi, i più significativi furono Romita a Roma e Veratti a Milano. Tuttavia, mentre il P.S.I. si ricostituiva intorno ai vecchi leader, per lo più sulla carta, senza alcuna istanza di rinnovamento e fondato soprattutto sull’attesa della prossima caduta del fascismo, il M.U.P. svolgeva in quei primi mesi un’intensa attività, attraverso una serie di contatti e addirittura di convegni clandestini (fra i più importanti, quelli di Bologna e di Ferrara) per rafforzare la propria rete organizzativa e far conoscere il suo programma. A Milano ridava vita alla vecchia testata Avanti!, il cui primo numero, preparato in clandestinità, uscirà con la data del 1° agosto, cioè in periodo badogliano, recando il programma del movimento.

Contemporaneamente il M.U.P., nella persona di Lelio Basso, partecipò alle due fondamentali riunioni milanesi del 24 giugno e del 4.7.1943,[...]

[...]esi un’intensa attività, attraverso una serie di contatti e addirittura di convegni clandestini (fra i più importanti, quelli di Bologna e di Ferrara) per rafforzare la propria rete organizzativa e far conoscere il suo programma. A Milano ridava vita alla vecchia testata Avanti!, il cui primo numero, preparato in clandestinità, uscirà con la data del 1° agosto, cioè in periodo badogliano, recando il programma del movimento.

Contemporaneamente il M.U.P., nella persona di Lelio Basso, partecipò alle due fondamentali riunioni milanesi del 24 giugno e del 4.7.1943, promosse dal P.C.I. (rappresentato da Concetto Marchesi che espose i! orogramma d’azione del suo partito) e alle quali presero parte pure il P.S.I. (Veratti), il Partito d’Azione (Riccardo Lombardi), la Democrazia Cristiana (Giovanni Gronchi e Pietro Mentasti) e il Partito liberale, rappresentato da Alessandro Casati e Leone Cattani (v. Comitato nazionale d’azione antifascista) .

Nelle due riunioni, che costituiranno il nocciolo del futuro C.L.N.A.I., si posero le basi della [...]

[...] Lombardi), la Democrazia Cristiana (Giovanni Gronchi e Pietro Mentasti) e il Partito liberale, rappresentato da Alessandro Casati e Leone Cattani (v. Comitato nazionale d’azione antifascista) .

Nelle due riunioni, che costituiranno il nocciolo del futuro C.L.N.A.I., si posero le basi della comune lotta antifascista che trovarono espressione nel manifesto lanciato a Milano dagli stessi partiti il 26 luglio 1943.

Tuttavia in quelle riunioni il M.U.P. si distinse da tutte le altre formazioni politiche presenti, in quanto nel riaffermare la propria totale disponibilità per la comune lotta antifascista insistette (inutilmente)

Lelio Basso nel 1948

perché si ponessero subito in discussione i temi della futura ricostruzione del paese, in modo che le alternative emergessero già con chiarezza aH’interno della nascente coalizione antifascista. Si dichiarò inoltre non disponibile per un governo provvisorio che sorgesse soltanto sulla base generica dell’antifascismo, senza un programma più avanzato di ricostruzione.

Fusione con il P.S[...]

[...]liano doveva però segnare la fine del M.U.P.. Nel clima semilegale dei 45 giorni riemersero infatti in ogni città le figure superstiti del socialismo prefascista e il P.S.I., quantunque avesse svolto scarsa attività nel periodo precedente, si trovò di colpo presente in tutta Italia, ovunque raccogliendo una rete di consensi, anche se dovuta ai ricordi del passato, più ai nomi di Filippo Turati o di Giacomo Matteotti che non all’opera recente.

Il M.U.P., che aveva propri gruppi soltanto in alcune delle maggiori città, non era particolarmente forte numericamente fuorché a Milano e a Bologna, e i cui programmi e propositi di rinnovamento erano quasi ovunque sconosciuti, e che per di più non aveva nessun leader il quale potesse vantare prestigio pubblico e notorietà, non era in grado di competere tra la massa di coloro che volevano essere socialisti. Si pose subito l’alternativa tra la sopravvivenza come gruppuscolo senza importanza, destinato solo ad agitare idee, e la fusione con il P.S.I. in un momento in cui l’apporto di giovani energi[...]

[...]rattative di fusione. Queste furono condotte a Roma, nei primi giorni di agosto, fra Basso da una parte e Romita e Oreste Lizzadri dall’altra. L.8.8.1943 si addivenne a un accordo che sanzionava l’unificazione: i punti qualificanti dell’accordo riguardavano sia il nuovo nome del partito che, in luogo di P.S.I., si sarebbe chiamato P.S.I.U.P. (Partito socialista italiano di unità proletaria), che il suo programma. Furono quindi ripresi dal M.U.P. il motivo dell’unità e le sue finalità. La formulazione definitiva del programma e la formazione degli organi dirigenti fu demandata a una successiva riunione, da tenersi in Roma dopo il ritorno di Pietro Nenni, liberato dal confino.

Tale riunione ebbe effettivamente luogo a Roma nei giorni 24 e 25 agosto, dopo un incontro preparatorio avvenuto a Vedano Olona (Varese) fra lo stesso Nenni, Basso e altri dirigenti. Il documento programmatico approvato in quella sede, così come la designazione degli organi dirigenti del nuovo partito, sanzionarono l’avvenuta unificazione, accettando i principi for[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 837

Brano: m

Movimento di unità proletaria

sonnaliste et communautaire (1934) e Le Manifeste au service du personnalisme (1936). Per quanto animato da un vigoroso antifascismo, il movimento politico « personalista » ebbe effimera durata e presto confluì in altre formazioni. Tuttavia il pensiero e gli scritti di Mounier continuarono a orientare importanti gruppi di patrioti francesi e a impegnarli in un serrato dialogo unitario con i partiti di sinistra.

Nel gennaio 1944, in regime di occupazione, il Populaire clandestino riportò, riprendendo

lo da un numero di « Esprit » dell’1101938, un articolo d! Mounier scritto pochi giorni dopo il tradimento perpetrato a Monaco dalle democrazie occidentali succubi di fronte a Hitler. Riferendosi al carattere fascistizzante di [...]

[...] Basso, Ermanno Bartei li ni (poi assassinato dai nazisti a Dachau), Roberto Verattì, Domenico Viotto e Lucio Luzzatto di Milano;

Filippo Acciarini e Ogliaro di Torino (morti poi in campo di concentramento) ; Giuseppe Bentivogli e Paolo Fabbri (uccisi nel corso della lotta antifascista in Italia) e Gianguido Borghese di Bologna; Corrado Bonfantini di Novara; Carlo Andreoni e Giuseppe Romita di Roma, e altri ancora.

Fondamenti ideologici

Il M.U.P. esprimeva il tentativo di superare le passate divisioni del movimento operaio fra socialisti e comunisti, ritenendo che la storia avesse posto all’ordine del giorno una concreta lotta per la trasformazione socialista della società, non nel senso di un'insurrezione armata e di una presa del potere di modello leninista, ma di intervento continuo e progressivo nelle strutture e nei meccanismi sociali e nei valori culturali che costituivano la giustificazione e assicuravano la difesa del regime capitalistico, provocando in tal modo una serie di equilibri più avanzati. Si escludeva in tal mod[...]

[...]gestione della vita collettiva: una pianificazione centrale non burocratica ma, al contrario, articolata in una vasta rete di gestioni ‘autonome organicamente e armonicamente col legate.

Questa concezione del socialismo e della via da percorrere per giungervi si distaccava da quelle tradizionali della Seconda e della Terza Internazionale, dal vecchio riformismo ma anche dal rivoluzio

narismo verbale e dallo stesso modello leniniano. Perciò il M.U.P. proclamava di voler superare le antiche scissioni e faceva appello ai militanti dei vecchi partiti perché non si ricostituissero secondo quegli schemi che avrebbero risuscitato le vecchie divisioni e polemiche, ma utilizzassero il calore della lotta e l’instabilità e malleabilità del periodo di transizione per unificare il movimento operaio sulla base della strategia rivoluzionaria che la nuova situazione sembrava offrire.

L’esigenza unitaria e l’esigenza rivoluzionaria nel senso indicato erano pertanto al centro della strategia che la nuova formazione si proponeva di elaborare più a fondo e di prospettare al movimento operaio.

Attività svolta

L’attività spiegata in quel periodo permise al M.U.P. di mettere solide basi anche nella classe operaia milanese e bresciana e di partecipare attivamente agli scioperi del marzo 1943, sotto la guida di elementi in gran parte nuovi alla direzione del movimento opera[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 584

Brano: Mascagni, Pietro

267 delle quali parteciparono unità di M.A.S..

Tra le perdite subite vanno segnalate: quella del M.A.S. 546 al comando del tenente di vascello Paolo Jappelli, saltato su una mina durante una missione nelle acque della Capraia il 21.2.1944; il M.A.S. 541 (sottotenente di vascello Guido Cosulich), partito da Bastia il 21.3.1944 per compiere una missione sulla costa ligure tra Genova e Savona, e scomparso prima di giungere a destinazione.

Il M.A.S. 505

Dopo 1*8.9.1943 il M.A.S. 505, comandato dal sottotenente Carlo Sorcinelli e avente a bordo inoltre il tenente di vascello Primo Sarti nonché il capitano di fregata Marcello Pucci Boncambi, partì dalla Maddalena con una particolare missione da compiere, ma appena fuori dalle acque dell’isola e dalla vista dei semafori, l’equipaggio capeggiato dai sottufficiali si ammutinò, imponendo al Comando di bordo di dirigersi verso il continente. Poiché i tre ufficiali si rifiutarono, l’equipaggio li trucidò e quindi diresse il M.A.S. verso Porto Santo Stefano, dove si presentò al Comando tedesco locale.

Questa stessa un[...]

[...]elli e avente a bordo inoltre il tenente di vascello Primo Sarti nonché il capitano di fregata Marcello Pucci Boncambi, partì dalla Maddalena con una particolare missione da compiere, ma appena fuori dalle acque dell’isola e dalla vista dei semafori, l’equipaggio capeggiato dai sottufficiali si ammutinò, imponendo al Comando di bordo di dirigersi verso il continente. Poiché i tre ufficiali si rifiutarono, l’equipaggio li trucidò e quindi diresse il M.A.S. verso Porto Santo Stefano, dove si presentò al Comando tedesco locale.

Questa stessa unità, incorporata nella Decima Flottiglia M.A.S. repubblichina, eseguì poi alcune missioni al servizio dei tedeschi e il 24.4.

1945 si autoaffondò nelle acque di Imperia.

Dopo la Liberazione i responsabili delTammutinamento furono processati per tradimento, mentre alla memoria dei tre ufficiali caduti furono conferite tre medaglie d'oro al valor militare.

Bibliografia: Contrammiraglio Ettore Bravetta, La grande guerra sul mare, Milano, 1925; Ammiraglio di squadra E. Fioravanzo, La Marina dal[...]

[...]ndipendenza della Cecoslovacchia (v.) e poi presidente della repubblica dal 1918 al 1935, Jan Masaryk aderì alla socialdemocrazia dagli anni giovanili. Poco dopo la fondazione della repubblica entrò come funzionario al ministero degli Affari esteri, compiendo la sua prima esperienza diplomatica nel ruolo di incaricato di affari a Washington (192021). Fu poi con

sigliere di ambasciata a Londra (192122) e, nei tre anni successivi, lavorò presso il ministero a Praga. Nel 1925 tornò a Londra come incaricato di affari, restandovi fino al 1938: era il periodo in cui, sotto l’egida francese, si sviluppava la politica detta della Piccola Intesa per fronteggiare il ritorno offensivo del militarismo tedesco e nel quadro di tale politica, anche la Gran Bretagna si era fatta garante dell’integrità della Cecoslovacchia.

Conscio della precarietà di un accordo basato su ambigui rapporti tra le potenze contraenti e minato continuamente dalla loro interessata condiscendenza verso la Germania nazista (che intanto esasperava le rivendicazioni separati[...]

[...]o, egli venne considerato un sopravvissuto alla sua epoca. Se infatti l’opera Cavalleria rusticana, tratta da una novella di Giovanni Verga, al suo trionfale esordio nel 1890 apparve con le sue sensuali melodie come una innovazione rispetto al mare di mediocri imitazioni nostrane del dramma wagneriano, il compositore livornese non seppe poi rinnovarsi e continuò sempre più stancamente a ripetere se stesso (incurante delle accese polemiche contro il melodramma dei primi anni del Novecento) fino alla sua ultima opera, il Nerone, del 1935.

P. Mascagni (a sinistra) monta la guardia all’ingresso della Mostra della Rivoluzione fascista (Roma, 28 ottobre 1932)

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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Il M, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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